La Rocca Varano fu eretta all’inizio del XII secolo sullo sperone roccioso a picco fra le valli del Chienti e del suo affluente, il torrente San Luca, a sud di Camerino.
Fu tra le fortificazioni più importanti dei signori di Camerino. Dopo la fine del ducato fu trasformata in casa colonica, restaurata dal comune di Camerino è oggi utilizzata come centro di convegni, mostre e spettacoli. Merita di salirvi anche per lo splendido panorama sul paesaggio circostante.
Originariamente fu la residenza fortificata dei Da Varano e, antecedentemente al periodo comunale, rappresentò la fortuna degli stessi feudatari che imponevano pedaggi a chi attraversava l’Appennino da Roma all’Adriatico e viceversa.

Foto di Andrea Antonozzi

Dopo il sacco svevo (1259), i Da Varano ampliarono il loro potere nella città camerte fino a diventarne i signori indiscussi e si diedero a costruire il loro palazzo fortificato sulle mura urbiche, costruzione che si protrasse fino a tutto il XV secolo.

Il maniero si trasformò in rocca ed entrò a far parte del sistema difensivo dello Stato camerte, un sistema particolarmente efficiente di fortilizi in corrispondenza visiva che perimetrava i suoi confini.

Nel 1384 Giovanni di Berardo Varano fece eseguire lavori di trasformazione ed adattamento ai nuovi usi. Presumibilmente i lavori sono quelli che ancora oggi si rileggono sugli apparecchi murari in vista e riguardano la costruzione della seconda cinta muraria che fa capo al rivelino sormontato dalla torre di guardia e l’antistante vallo con ponte levatoio (lato ovest). Tale cinta, ad ovest, comprende il nuovo corpo di guardia, include la preesistente torre maestra (che si erge ancora oggi per 19 metri da 450,40 m s.l. m alla base a 469,40 m alla sommità del rudere) e si prolunga ad L con la scuderia che cinge il palatium verso sud ad una quota ad esso inferiore. La particolarità architettonica dei nuovi parametri murari, ancora visibili sulla parte di muro originaria, è che si presentano all’esterno con filari di pietra calcarea alternati ad arenaria; evenienza giustificabile per la compresenza, nel luogo, delle due formazioni rocciose, ma soprattutto indice di una certa finezza stilistica dei mastri muratori che vi operarono. Con il decadere dell’importanza strategica e politica dei luoghi e con l’avvento della polvere da sparo che imponeva nuovi sistemi bellici e di difesa, i fortilizi a pianta quadrangolare, con le alte torri e muraglie a spigoli vivi, cominciarono a cadere in disuso e quindi in rovina; si salvarono soltanto alcuni di essi trasformati in case coloniche (come nel nostro caso) o trasformati in villa (Lanciano, Rocca d’Aiello).

Foto presa dal sito FAI

I lavori più recenti eseguiti sulla Rocca riguardano il rifacimento di alcuni tratti di muro negli anni ’50, ’70 ed il consolidamento eseguito alcuni anni orsono a cura della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali delle Marche, che hanno reso percorribile e visitabile l’intero maniero all’interno della cinta muraria e di ciò che resta del palatium”.

Dal 1997 al 2016 Rocca Varano viene gestita dall’Associazione “Arti e Mestieri” che ogni anno ne cura l’apertura al pubblico come Centro espositivo permanente dell’artigianato artistico.

Un bellissimo video di Simone Di Fazio

A seguito del terremoto del 2016 Rocca Varano è inagibile, in attesa di lavori di ristrutturazione.

Fonte: http://turismo.comune.camerino.mc.it/monumento/?n=14002

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